Viva la liquirizia!
Simone F

Nel lontano Medioevo c'era un paese chiamato Liquireto, in cui tutte le persone che vi abitavano mangiavano a colazione, a pranzo e a cena le radici di liquirizia.


Tutte le persone che risiedevano a Liquireto, ogni giorno, andavano chi nel bosco e chi nel giardino di casa ad estrarre le radici dalle piante, per poi mangiarle o conservarle per il giorno dopo. Ogni volta che finiva la giornata di lavoro dicevano, chi tra sé e sé e chi ad alta voce: "Viva la liquirizia!"


Un giorno un uomo, insieme alla moglie, andò nei campi, di preciso verso le proprie piante, ad estrarre la liquirizia. L'uomo sbagliò pianta e, inconsapevole dell'errore, continuò a lavorare. Questo sbaglio gli costò caro, perché dopo qualche ora il proprietario si fece vivo e decise di andare dal sindaco. Quest'ultimo considerò reato l'atto compiuto dall'uomo e decise di far impiccare entrambi i membri della coppia, e così fu.


La vita nel paese riprese a procedere regolarmente e, come tutti i giorni, gli abitanti del paese andavano ad estrarre le radici, prestando più attenzione a che la pianta da lavorare fosse di propria appartenenza.


Passò qualche anno, e le radici stavano per finire. Tutti cominciarono a mangiare la liquirizia con la preoccupazione che potesse essere l'ultimo pezzo. Arrivò il giorno in cui la liquirizia finì; e nessuno sapeva cosa fare.


Proprio in quel momento, al sindaco venne in mente la pianta della coppia giustiziata tempo prima e vi si diresse con degli aiutanti. Arrivarono e cominciarono ad estrarre la liquirizia, la nascosero e si incamminarono verso il palazzo comunale.


Tutti gli abitanti bloccarono il tratto di strada e con intelligenza riuscirono a prendere la liquirizia trafugata dal sindaco. Se la spartirono e la piantarono chi nel bosco e chi nel giardino. Dopo qualche anno di astinenza da liquirizia, le piante rifiorirono, i cittadini ripresero a fare la loro vita e continuarono a vivere felici e contenti.