L'ananas
Crescenzo

C'era una volta un ragazzo di nome Fernando, che abitava in Italia, a cui piacevano molto le ananas. Però, ai suoi tempi queste non esistevano più: così decise di andare a fare visita a suo zio, che era uno scienziato che aveva appena inventato la macchina del tempo.


Lui e lo zio si misero d'accordo che a testare la macchina del tempo sarebbe stato Fernando. Quest'ultimo mise la data di arrivo al 1493, quando Colombo, dopo aver scoperto l'America, aveva visto appunto anche l'ananas. Arrivato in quell'epoca in Spagna si nascose in una delle navi con cui Colombo doveva andare a scoprire la rotta occidentale.


Arrivati in un nuovo continente, l'America, Fernando scese con due bei sacchi e prese un po' di ananas, poi ritornò sulla nave. Sbarcati di nuovo in Spagna, Fernando si diresse verso la macchina del tempo, ma qualcosa andò storto e iniziò girovagare nel tempo.


Fernando era un ragazzo affascinato dalle storie di Giulio Cesare e di Leonardo da Vinci, e decise di interferire con le vicende, anche se lo zio gli aveva detto di non farlo perché avrebbe potuto cambiare il futuro. A Leonardo fece dipingere l'ananas e a Giulio Cesare la fece assaggiare, così che l'avrebbe fatta diffondere dai suoi soldati e il mondo sarebbe stato pieno di questo frutto.


Fatto questo, Fernando si diresse di nuovo alla macchina del tempo e ricominciò ad attraversare la storia. Arrivato nell'epoca giusta, quando scese vide che l'ananas era l'unico frutto esistente, e rimase sbalordito di come così poco avesse potuto cambiare il futuro.


Col tempo però iniziò a stancarsi. Dopo due anni tornò dallo zio, a cui disse: "Fammi andare indietro di nuovo con la macchina del tempo per aggiustare le cose." Ritornato al momento in cui stava andando dallo zio, disse al se stesso del passato di non farlo, e per convincerlo aggiunse che tutto nel futuro sarebbe stato di verdura. Il se stesso del passato accettò, perché odiava la verdura.


Fernando tornò nel suo vero presente e vide che tutto era tornato alla normalità. Però, prima di qualunque cosa, decise di distruggere la macchina del tempo, e visse felice e contento.